domenica 17 gennaio 2010

Papa' Nonno


Questa settimana il mio maritino e' dovuto volare a Roma per lavoro. Trattandosi di un appuntamento annuale sapevo gia' da tempo di questa partenza e cosi' sono riuscita ad organizzarmi con calma.
Dopo l' esperienza viennese di settembre, ho cercato in tutti modi di trovare un aiuto per coprire questi sei giorni perche' alla fine l' idea di stare di nuovo da sola con i cuccioli qui, dove non ho nemmeno un punto di riferimento, mi spaventava non poco. Gli unici in grado di darmi supporto potevano essere come sempre solo i miei genitori.
Ora mia mamma ancora lavora e nonostante la sua irrefrenabile voglia di fare la nonna a tempo pieno dedicando anima e corpo ai suoi nipoti, proprio non puo' assentarsi se le ferie non le vengono concesse.
La scelta e' ricaduta su mio papa', dunque. Su quell' uomo burbero e divertente, dolce senza dichiararlo, abitudinario ma in fondo attratto dalle novita' che e' mio padre. Troppo simile a me per andarci d' accordo.
Dopo la mia richiesta di aiuto e' arrivata subito la risposta positiva malgrado la titubanza per il fatto di dover trascorrere ben un mese e mezzo oltreoceano, con la consapevolezza di doversi dare da fare (molto) e senza alcuna possibilita' di tornare indietro. Alla fine, sfidando la sua proverbiale paura dell' aereo, lunedi' e' arrivato e mi ha strappato un gran sorriso vederlo varcare le porte all' aeroporto. Finalmente un figura che sa di casa, il mio papa'.
Purtroppo non l' ho trovato nel pieno delle sue forze. Da circa un mese soffre di fortissimi giramenti di testa e ancora il motivo non si sa. Ecco, penso, e' arrivato il momento. E' arrivato quel momento in cui i tuoi genitori diventano vecchi e di loro ti devi preoccupare come dei tuoi bambini. In un momento ricordo che, in quanto figlia unica, non posso permettermi di abbassare la guardia. In un momento ricordo perche' io abbia voluto con cosi' tanta convinzione che Lili avesse dei fratelli perche' mai l' avrei lasciata "sola" come sono stata io.
Da quando mio padre e' qui non si e' avverato nulla di quello che avevo preventivato. Non liti, non prepotenze, nessuno scontro o imposizione. Mio padre sta cambiando.. l' eta', i nipoti, la vita.. lo stanno ammorbidendo. E' un pensiero felice e triste insieme. Forse in qualche momento spero ancora in un ruggito del vecchio leone, altre volte invece penso che mi piace di piu' cosi' e mi godo l' affetto che riserva ai nipotini senza nessuna paura di lasciarsi andare come troppe volte, invece, succedeva con me. Ma non c'e' nessuna gelosia in questo, sara' un mese e mezzo dolce che costruira' tantissimi ricordi per me e per i miei figli, soprattutto se saro' capace di accantonare quest' ansia per il futuro che fa ombra in queste meravigliose giornate americane.


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