mercoledì 24 novembre 2010

Into the Labyrinth


Tanto per non farci mancare niente, sono inchiodata a letto da una settimana a causa di una labirintite. Giuro che nemmeno pensavo esistesse davvero.
I sintomi: vertigini improvvise, forti giramenti di testa, sensazione costante di essere in continuo movimento e ovviamente nausea a profusione.
La cura: semplici compresse anti-movimento, anti-nausea, anti-vomito e anti-vita dal momento che dopo l'assunzione l'unica cosa che si e' in grado di fare e' dormire.
Durata: di preciso...nun se sa.
Qualche giorno (?) mi dice telefonicamente l'amica della nonna della zia che viene colpita da labirintite acuta almeno tre volte al mese.
Some weeks (?) dichiara solennemente il mio medico che al termine della visita mi porge i soliti dieci protocolli da firmare per poter essere pagato dall'assicurazione. Peccato che non sia riuscita a centrare il campo riservato al paziente manco mezza volta.
Addirittura mesi o anni (?) e' il responso piu' cliccato su medicinaonline a chi domanda delucidazioni sul caso.
Io chiedo solo una cosa, fatemi scendere da questa nave impazzita perche' sono a un passo dal buttarmi in mare e lasciarmi annegare.
Senza contare che la gestione di casa e prole affidata esclusivamente al consorte, eccezionalmente in ferie per via del ringraziamento, sta dando i primi segni di cedimento.
I bambini indossano gli stessi abiti da giorni.
Il pranzo e la cena sono consumati dentro il carrello del supermercato.
I classici Disney stanno logorando il nostro vecchio pc.
E oggi pomeriggio lungo il mio barcollante tragitto letto-bagno ho pestato nell'ordine una fettina di pera senza buccia, meta' arancio ancora con la buccia, due pannolini dal contenuto imbarazzante, il quinto dentino caduto di Angelica.
A proposito prima di dimenticarmi sara' meglio che vada a metterle il soldino sotto il cuscino, sperando di arrivarci illesa.

mercoledì 10 novembre 2010

Potty Training


La mia prima bambina a 22 mesi era senza pannolino.
Un giorno le ho detto qui si fanno cacca e pipi' e lei ha capito alla prima. Vabbe' piu' o meno.
Il maschio de casa ha 31 mesi e sa molto bene qual e' la porta del bagno, tuttavia non molla. Le ho provate tutte: libri, cartoni, canzoncine, applausi, stickers, dolcetti, denaro, minacce verbali e soprattutto minacce fisiche ma niente.
No ma come si fa?? Vi prego qualcuno me lo dica.
La piccola in compenso, 15 mesi, ha gia' centrato l'obiettivo due volte.
Ora non vorrei generalizzare pero'... viva le donne!

lunedì 8 novembre 2010

Ve lo spiego io perche'


Parenti, amici, ex vicini di casa, colleghi etc che mi chiedete come mai io voglia lasciare con tutta questa fretta il paese che in questo momento ci sta ospitando e ci sta offrendo la Grande Opportunita', che vi domandate come mai io abbia intenzione di separare la nostra famiglia riportando a milano i bambini e lasciando qui tutto solo il loro papa', che sotto sotto pensate che io sia egoista o che da sola non ce la potro' mai fare.. beh ve lo voglio spiegare una volta per tutte perche' questa grande fretta (siamo qui da tre anni eh) di tornare indietro.
Vogliamo parlare di soldi?? e parliamone dai, provate a farmi due conti in tasca.
Qui tiriamo avanti con il solo stipendio da dottorando di lui e con qualche aiutino che molto generosamente le nostre famiglie elargiscono di tanto in tanto, quando si puo'. Ma non ci lamentiamo perche' quello che ci serve lo abbiamo avuto, fin qui.
Ora pero' si da il caso che l'affitto di questo piccolo appartamento sia gia' abbastanza alto che da solo basterebbe a metterci in difficolta'.
Si dal caso poi che qui per avere le cure mediche di base, per partorire, per ingessare un dito rotto, ma anche solo per un virus intestinale se vuoi che qualcuno ti guardi e magari ti curi beh si'..devi pagare. E non poco.
Si da il caso inoltre che io non possa lavorare perche' se volessi farlo dovrei mandare i bimbi piccoli all'asilo ma come potrei, considerando che per un buon asilo come quello sotto casa (niente di assolutamente straordinario, un programma come tanti ma molto ben confezionato) dovrei pagare la modica cifra di 2000$ al mese a bambino?? Come dite? fanno yoga e art studio?? eh gia', allora si che e' un costo giustificato! e pensare che a me sembrava eccessivo considerando che non sono nemmeno compresi i pasti.
Ma lasciamo per un momento la motivazione economica, vi sembra cosi' strano che io voglia tornare a lavorare? mi considerate davvero cosi' tremendamente egoista solo perche' esprimo la volonta' di riallacciare relazioni interpersonali con esseri umani piu' alti di un metro e ventiquattro?
Io non condanno chi ne fa una scelta di vita, anzi... e gia' so che mi mancheranno tanti momenti di questi anni da mamma a tempo pieno. Ma come esistono donne portate per questo ne esistono altre che dopo un periodo piu' o meno lungo vivono tale condizione con insofferenza. Io mi sento di appartenere maggiormente a questa categoria, cosi e'.
E no, non sono felice di rientrare in Italia in questo particolare momento storico ma non penso nemmeno che la fuga sia la soluzione per migliorarlo questo paese.
E si', probabilmente questa scelta la rifarei ancora e ancora nonostante tutto perche' e' stata una esperienza piena per tutti e perche' non chiederei mai alla persona che amo di rinunciare ai suoi sogni solo perche' mi manca il coraggio.
Pero' adesso e' venuto il momento di ascoltare un pochino anche i miei, che tra l'altro non sono sogni di gloria! Ma nemmeno sogni americani.

P.S. questa e' la situazione nella citta' in cui vivo io e non voglio generalizzarla a tutti gli Stati Uniti perche' onestamente non ne conosco le singole realta'.

martedì 2 novembre 2010

Assenza giustificata

No in realta' non lo e', ma sto prendendo alcune decisioni importantissime e non riesco a concentrarmi su altro.
E' un autunno difficile, ma veramente tanto e per diversi motivi.
Ho persino ripreso in mano Women Who Love Too Much e questa volta ho deciso di rileggerlo in inglese, chissa' che sia colpa della traduzione se mi sono persa in qualche passaggio e mi ritrovo nuovamente dove non dovrei essere.
Per fortuna i bimbi sono tornati a casa con un bel bottino la sera di Halloween, bravi i miei piccoli mostri...


giovedì 21 ottobre 2010

YouTube



A casa abbiamo scelto di non avere la tv, ma i nostri due portatili sono praticamente sempre accesi. I bambini hanno imparato molto presto come avviarli o spegnerli, come usare tasti e mouse e come selezionare i video di youtube (tutto sotto la nostra supervisione eh!)
Inizialmente avevamo introdotto la canzoncina della buonanotte nel rito pre-nanna con tanto di luna/stelle/nuvolette e tutto il repertorio celeste che si prodigavano per circa quindici interminabili minuti ad augurare un dolce sonno e tanti bellissimi sogni, ma presto lo stile e' venuto a noia e la scelta dei brani ha subito una graduale evoluzione.
Attualmente (non so come ci siamo arrivati ne' perche') le tre canzoni votate all'addormentamento sono:




L'ordine e' rigoroso e approvato all'unanimita', i titoli sono tratti dalla libera interpretazione delle immagini formulata dall'esemplare maschio del trio.
E per il momento funziona...




lunedì 18 ottobre 2010

Pink Affair

Ho gia' raccontato qualche tempo fa di come purtroppo il cancro stia sconvolgendo le sorti della nostra famiglia, in particolare di mio suocero che, insieme a sua moglie, sta lottando contro questa malattia affinche' i loro figli possano crescere il piu' a lungo possibile con la mamma accanto.
La loro battaglia e' iniziata un paio d'anni fa proprio con la scoperta di un tumore al seno, che poi purtroppo si e' sviluppato e ha intaccato altri organi.
Quando ero piccola persi una zia paterna per lo stesso motivo.
Il mio medico mi ha gia' avvertita che essendoci familiarita' la prevenzione per me sara' doppiamente importante, mi ha istruita sui primi segnali e mi insegnato a controllare il mio seno anche a casa da sola con l'autopalpazione.
Tutto questo non per spaventarmi prima del tempo, ma perche', come sottolineato anche sul sito della lilt, non dovremmo mai dimenticare che il ruolo principale nella lotta contro il tumore al seno compete ancora alla donna, la quale ha a disposizione un'arma fondamentale:
la prevenzione.

Qui di seguito qualche scatto rosa dell'ultimo anno con cui partecipo a questa iniziativa.
Le mie bimbe, la mia prima torta in mmf per il nostro anniversario, un cielo meravigliosamente rosa...




domenica 17 ottobre 2010

Paola e le Stylish Classes - Competition n.2

Con questo post partecipo alla seconda tappa del gioco di Paola!
Dunque, il mio scrittore per il momento e' in realta' un aspirante scrittore che ha appena compiuto trent'anni ed e' una persona che conosco davvero anche se non di persona. Seguo il suo blog da un po' e tra noi e' nata una corrispondenza privata molto intensa e profonda, gli auguro con tutto il cuore che riesca a sfondare davvero.
Da quello che leggo lo considero una persona stupenda e sbirciando tra le sue foto direi che e' anche piuttosto carino (e per quello che so anche abbastanza corteggiato).
La presentazione del suo libro, che penso potrebbe essere un'autobiografia un po' romanzata, me la immagino in una tiepida serata primaverile nella sua citta', Catania. L'intento e' quello di presentarmi in versione sexy-chic, non eccessivamente ricercata ma abbastanza curata da potermi distinguere tra la folla di donne incuriosite da questo giovane autore.
Se un giorno dovesse accadere realmente penso che potrei presentarmi cosi':

giovedì 14 ottobre 2010

Sull'amicizia (?)


Sin da piccolissima ho amato molto la solitudine. La compagnia degli altri non mi infastidiva, anzi, ma in solitudine stavo molto bene, persa come ero gia' allora ad immaginarmi in un'altra realta'.
(gioco pericolosissimo, troppo spesso mi sono trovata sprovvista dei mezzi per ritornare a vivere serenamente nella mia vita reale)
Ho avuto dei genitori amorevoli ed essere figlia unica mi e' sembrata una condizione ottimale, direi l'ideale per la mia indole possessiva e per il grande e ossessivo bisogno di mantenere intatti i miei spazi.
Mia madre ad un certo punto, o forse da subito, ha riposto in me aspettative esagerate e senza nemmeno accorgermene ho cercato, per la maggior parte del tempo, di accontentarla poiche' ribellarmi mi faceva ancora piu' male.
Per la maggior parte del tempo nella mia intera esistenza ho cercato di accontentare le aspettative di tutti e di plasmarmi a seconda dei gusti altrui. E se per caso sentivo di non rispecchiarli piu' scappavo, anche se questo mi provocava un dolore immenso, tuttavia ritenevo di non avere scelta, deluderli sarebbe stato peggio.
E' stata la mia storia per tanti anni, finche' un giorno ho deciso di andare via di casa per studiare e piano piano mi sono liberata di tutto. O quasi. Ancora oggi tendo a scappare molto lontano o a non cogliere alcune occasioni in cui sento di poter facilmente fallire anche se vorrei mettermi alla prova piu' di ogni altra cosa.
Tutto questo, ovviamente, ha enormemente influito sulla realizzazione dei miei rapporti con gli altri. Ma se in amore posso dire di avere avuto dalla mia una bella dosa di fortuna, in amicizia ho fatto sanguinare tante di quelle ferite che ho preferito dimenticare piuttosto che provare a sanarle.
Le mie amiche, coloro con le quali ho trascorso delle fasi ben precise della mia vita, ad un certo punto hanno smesso di farne parte. Sempre.
Molte volte sono sparita io per questo mio senso di inadeguatezza, le altre poche volte ci siamo perse di vista, semplicemente.
Ogni volta un vuoto attorno, ogni volta un milione di domande dolorose.
Certo rimanere incinta a 21 anni non mi ha aiutato. Non avrei potuto tenere il passo delle mie amiche di universita', per esempio, e le strade si sono divise. Ma sarebbe andata cosi' ugulmente.
Le mie amicizie sono sempre state sostituite da nuovi incontri, non mi e' mai mancata una persona con cui parlare, ma non c'e' nessuna che abbia seguito il corso della mia vita per intero o almeno per gran parte. Hanno tutte una porzione di me, un'identita' suddivisa in compartimenti stagni, una storia frammentata come quella che percepisco ogni tanto anche io nei miei ricordi.
Oggi ho pensato a questo perche' mi e' capitato di ritrovare un'amica che ha vissuto con me per un periodo abbastanza lungo circa otto anni fa. E' stata una sensazione forte, nessuno delle persone che frequento oggi conserva di me quella fotografia. Ho provato una grande nostalgia ma anche quel vuoto.
Mi rendo conto di non sapermi piu' legare alle persone, mi chiedo anzi se lo abbia mai saputo fare profondamente e soprattutto se e' una cosa che si possa imparare.

martedì 12 ottobre 2010

Momenti che amo



Non volermene amore, ma a volte il silenzio e' la mia musica preferita.

mercoledì 6 ottobre 2010

Un po' di confusione


"Mamma sono stanca"
"StancO amore! tu sei un maschietto, si dice stancO"
"No mamma io sono tanto stancAAA"
"...."


"Mamma Angy ha la patatina?"
"si"
"E la magghy?"
"si"
"E tu?"
"anche"
"E io??"
"tu hai il pisellino come papa' perche siete maschi"
"No mamma guadda bene! sotto il pisellino anche io ho la patatina!!"
"...."

"Mamma sono bella?"
"certo amore mio, bellissima.."

Forse averlo vestito di rosa per i primi due anni al fine di reciclare i vestiti della sorella maggiore e non aver sostituito con le macchinine le bambole della suddetta, sta iniziando a generare un po' di confusione.

venerdì 1 ottobre 2010

Crostata Frangipane e Lamponi

Oggi pomeriggio, per festeggiare la fine di settembre che e' un mese che odio dai tempi della scuola, ho deciso di preparare questa crostata che corteggiavo da un po'.
La lavorazione e' piuttosto semplice anche se, tra preparazione e cottura, richiede circa 2 o 3 ore.

INGREDIENTI PER IL GUSCIO:
225gr di farina
50gr di zucchero a velo
125gr di burro freddo tagliato a piccoli pezzi
1 tuorlo
2 cucchiai di acqua
1 pizzico di sale

INGREDIENTI PER LA FARCIA:
100gr di zucchero
90gr di burro ammorbidito
50gr di farina
150gr d mandorle tritate
2 uova grandi
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
150gr di lamponi freschi

In una ciotola unire farina, sale e zucchero. Aggiungere il burro a pezzetti e lavorare fino a che la consistenza non diverra' briciolosa. Unire il tuorlo e, quando sara' ben incorporato, i cucchiai di acqua. Lavorare finche' non si otterra' una pasta tipo frolla molto morbida.
Formare un panetto e lasciarlo riposare nella pellicola per almeno mezzora.
Preriscaldare il forno a 170 gradi.
Stendere la frolla (3mm circa), adagiarla su una teglia del diametro di 24cm imburrata e lasciare riposare in frigo altri 30 minuti.
Estrarre dal frigo e coprire con carta da forno e legumi secchi, quindi infornare per 15 minuti o fino a che la superficie non sia leggermente dorata.
Lasciare raffreddare mentre si prepara la farcitura.

Mantenere il forno acceso alla stessa temperatura.
In una ciotola unire burro, zucchero, farina, mandorle tritate, uova ed estratto di vaniglia e lavorare fino a quando non si otterra' una sorta di crema piuttosto corposa (circa due minuti con planetaria a velocita' media).
Riempire la frolla raffreddata aiutandosi con una spatola e con il dorso di un cucchiaio.
Guarnire con i lamponi ed infornare per circa 40 minuti.
Lasciare raffreddare e cospargere di zucchero a velo.

domenica 26 settembre 2010

A beautiful day

Soltanto una bellissima festa per famiglie, tanti colori tanta musica tante risate. Amici nuovi amici ritrovati, compagni di gioco come essenziali comparse in un teatro in tripudio. Momenti che dipingono la tavolozza dei ricordi di questi anni, dei miei bimbi ancora piccoli, dei loro sguardi curiosi, della loro voglia di crescere, della sconfinata fiducia che ripongono nella stretta della mia mano resa forte e fiera da quelle piccole dita calde e appiccicose intrecciate alle mie. Una giornata di quelle che vive solo del presente, una fotografia nella memoria da riguardare quando si perde la strada. Un regalo in questa vita senza pausa, in cui le decisioni si susseguono una all'altra e l'ansia di prendere quella sbagliata sottrae il sapore che si rivela solo in un breve attimo.
Soltanto una bellissima giornata.
Mammaland (A Great Sunday with My Kids)

Mammaland (A Great Sunday with My Kids) di @Alice

mercoledì 22 settembre 2010

Senti tu


Senti tu, che al mattino ti svegli e urli, che ci sediamo per la colazione e urli, che facciamo un giretto col passeggino e urli, che facciamo un giretto senza passeggino e urli, che litighi con tuo fratello e urli, che giochi con tua sorella e urli, che non ridi ma urli che non piangi ma urli che non parli ma urli..
Senti tu, che sei arrivata alla velocita' della luce appena ti ho pensata, che alla stessa velocita' sei nata, sei cresciuta, hai iniziato a mangiare a gattonare a camminare ad arrampicarti a ballare e a distruggerci, tutto alla velocita' della luce..
Senti tu, che ti ho chiamata come un fiore e invece sei un uragano, che non hai mai avuto gli occhi un po' spaesati di quel grigio neonato ma subito di cioccolato liquido e immediatamente consapevoli, che mi picchi se ti chiedo un bacio e chiami mamma tutti tranne me, che quando pensi qualcosa ti si legge cosi' bene dentro che per me potresti anche non imparare a parlare mai tanto ti capirei benissimo lo stesso, che ti volevo da morire ma dopo i primi mesi tragici ho detto "potessi tornare indietro.." e adesso potessi tornare indietro ti farei di nuovo e pure prima, che mi hai insegnato che ho dei limiti ma anche che non sono poi cosi' limitata, che mi darai del filo da torcere e tutti diranno che e' perche' sei la terza ma io sapro' che e' solo perche' sei tu..
Senti tu che quando una cosa ti piace dici "ba fssss fssss baba fsss ba" mentre se tifa schifo..urli! che hai una passione per le scarpe che nemmeno paris hilton, che la mela grattugiata non l'hai mai voluta ma subito intera e con la buccia, che se prima ero contenta di fare per un po' la mamma a tempo pieno ora sogno un lavoro 24/7 a tempo mooolto indeterminato, che sei biondina e americana, che l'unica volta che hai avuto la febbre e' stato il giorno del tuo primo compleanno, che hai sempre le guance gonfie e in movimento, che ti si sono snellite le cosce ma ti si e' gonfiata la pancia e che quindi a conti fatti sei un incrocio tra uno scoiattolo e un pinguino..
Senti tu potresti ridarmi almeno due dei cinque tasti del pc che sei riuscita ad estorcermi stasera? no perche' sai quei due sarebbero proprio fondamentali (e ti prometto che se lo farai parlero' un po' di te)
Grazie, mamma.

giovedì 16 settembre 2010

Ragione e Sentimento


Cosa si sceglie tra un amore pulito e una passione violenta?
Cosa si sceglie tra la realizzazione di un sogno e la continua aspirazione ad esso?
Cosa si sceglie tra la prospettiva di un futuro sereno e costante e uno fatto di voli meravigliosi e spaventosi picchi verso il basso?
Cosa tra la dedizione le cure la tenerezza e un egoismo evidente ma capace di farti sentire incredibilmente viva, nel bene e nel male.
Quale dei due?
Chi c'e' sempre e comunque o chi per esserci ti chiede il massimo?
Chi ti chiede il permesso o chi ti pretende?
Chi ti fa battere il cuore o chi riesce a farti tremare?
Chi ti offre sempre tutte le sicurezze o chi non te le da mai insegnandoti a vivere senza?
Chi e' tuo a prescindere o chi ti devi duramente conquistare?
Chi ti da tutto se stesso o chi non si concede mai completamente?

Potrei andare avanti per ore ma in realta' la domanda che mi sta veramente a cuore e' solo una: nel caso si riuscisse a scegliere sarebbe poi veramente possibile rinunciare e dimenticare quello che si e' lasciato andare?
E' chiaro che in una situazione ideale tante di queste condizioni dovrebbero convivere, ma per mille ragioni non e' questo il caso (purtroppo).

domenica 12 settembre 2010

A te, la grande


Piccola mia,

a volte hai proprio ragione quando increspi le labbra e sussurri non e' giusto, e in quella voce appena accennata ritrovo il mio errore.
A volte mi chiedo se per tutta la tua maturita' io abbia meriti o demeriti o se sei semplicemente tu.
A volte mi lascio spaventare pensando che sto consegnando al mondo una donna: abbastanza forte? abbastanza onesta? abbastanza sicura? abbastanza altruista? abbastanza egoista? (..) e questa paura non mi perette di godere pienamente di quello che sei oggi, una bambina.
A volte mi chiedo se non ti abbia caricata di troppe responsabilita' mentre ero impegnata a dimostrare al mondo che fare figli a vent'anni si puo' e lo si puo' fare anche bene.. e quanto mi sia persa di te e del bello che c'era per non fallire in questa missione.
A volte mi chiedo se tu ti accorga di quanto sia piu' facile per me con i tuoi fratelli, e quanto tu ne soffra e se e' questo il motivo per il quale continui a ripetere che non vorresti piu' essere la grande
A volte anch'io vorrei che non fossi stata proprio tu la prima perche' per affrontare tutta la tua sensibilita' avrei dovuto essere piu' preparata
Ci sono delle volte, come stasera, in cui mi chiedo perche' nonostante tutte queste domande io continui a pretendere cosi' tanto da te e ancora dopo sei anni sia cosi' difficile lasciarmi andare..

A volte mi chiedo se quando sarai davvero grande mi amerai facilmente e questa domanda mi fa tremare un po' la voce

mercoledì 8 settembre 2010

Bad News


Oggi doveva essere un giorno di festa, la mia bimba grande ha iniziato il First Grade e i muffins mandorle e fichi erano gia' in forno per i festeggiamenti.
Invece e' arrivata una brutta notizia che ha ci ha scossi e calati in quel silenzio che fa riflettere, riflettere molto e che ti scuote da tutti i piccoli grandi problemi della quotidianita' che improvvisamente si palesano per quello che sono.. sciocchezze.
La moglie di mio suocero, gia' vedovo, si e' ammalata di tumore al seno qualche anno fa ma con grande determinazione sembrava aver sconfitto le cure.
E invece dalla visita di oggi e' emerso che il cancro e' tornato e la situazione non e' buona.
Questa donna dal carattere eclettico e' inoltre madre di sei figli, tra i 5 e 15 anni, nati da due padri diversi e assolutamente colmi di lei, del suo incredibile modo di essere mamma, a volte un po' ingombrante forse, ma indubbiamente insostituibile.
Mi auguro davvero che possa vederli crescere, se proprio non e' possibile ancora per molto, almeno per un altro po'.
Forza L.

lunedì 6 settembre 2010

Sette mesi in un riassunto


Ovviamente, ma c'era da aspettarselo, ho lasciato che anche quest'opera finisse per essere etichettata come "incompiuta".
Per mancanza di tempo, voglia, stimolo e chi piu' ne ha piu' ne metta, non ho scritto piu' nulla su queste pagine ne' per fermare il tempo che scivola troppo rapido ne' per fissare i pensieri che senza tregua volano tra la testa e il cuore.
Dallo scorso gennaio i bimbi sono ovviamente molto cresciuti. E forse un po' anche io.
Dopo una primavera trascorsa a progettare l'estate ci siamo finalmente goduti le nostre meritatissime vacanze coccolati dai nonni in Italia, e poi alla volta della Corsica e ancora della Costa Azzurra. Ci siamo amati tutti e cinque nella spensieratezza di quei giorni inseme, profumati di concessioni e piccoli grandi vizi.
C'e' stata poi tutta un'altro lato dell'estate che ho dedicato a me stessa come donna e .. si' ne avevo un gran bisogno. Oltre a riassaporare il gusto del tempo finalizzato esclusivamente a se stesso, ho rincontrato e goduto di vecchi amici, mi sono persa in mille riflessioni e soprattutto ho maturato progetti ambiziosi.
Ora la domanda e': quanti e quali di essi riusciro' a portare a termine?
Spero che questo quesito abbia risvolti positivi perche' questa volta mi sembra di crederci davvero.

mercoledì 20 gennaio 2010

Maupassant


Una spugna per cancellare il passato, una rosa per addolcire il presente e un bacio per salutare il futuro.

martedì 19 gennaio 2010

Six Months


Piccoletta di casa.. oggi compi mezzo anno!!
Sei buffa e cicciona.
Tenti di gattonare alzando il sederotto ma ancora non riesci a muovere le braccia per andare avanti e cosi' rassegnata ti butti di pancia.
Dici tutto il giorno pa papapa pa o brrrrrrrrrrrrrr o gggheee e io mi sciolgo.
Ti illumini quando mi vedi e ti getti letteralmente addosso a me.
Scoppi in una risata spassosissima quando i tuoi fratelli fanno i matti davanti a te.
Scoppi in un pianto preventivo quando Didi ti si avvicina perche' ormai sai che nella maggioranza dei casi ti aspettano morsi o strattoni.
Alcuni giorni li passi a dormire altri non chiudi occhio.
Idem per le notti.
Adori i libri, soprattutto strapparne tutte le pagine.
Finalmente hai imparato a mangiare la frutta e oggi ci abbiamo provato anche con la prima pappa! (passato di carote+olio evo+crema di riso non raffinata+parmigiano)
Odi essere lasciata sola e appena ci vedi allontanare strilli come una ienetta (da qui il tuo soprannome).
Sei assolutamente certa che il modo migliore per scoprire il mondo sia stazionare tutto il giorno tra le braccia di mamma e papa', magari aggrappata ai capelli.
Sbavi continuamente che neanche un rubinetto rotto.
Sei una piccola peste ma so sweet.

Ti adoro mia baby american girl.

Red Passion versione Pink..dolci provati o da sperimentare

Merenda dell'ultimo minuto
di sicura riuscita anche per mamme impedite, dotate di pochi ingredienti e di svariati nani urlanti e affamati al seguito

120gr di farina
120 gr di zucchero
120 gr di burro
2 uova
marmellata a piacere

Lavorare burro e zucchero, aggiungere le due uova e infine la farina. Versare l'impasto nello stampo imburrato tipo plum cake e con l'aiuto di un cucchiaio distribuire la marmellata qua e la'. Infornare.
La tortina sara' pronta in circa 20-30 minuti,
N.B. attenzione alla marmellata ustionante!

Sperimentati e consigliati anche:

La mia e' Red Passion.. (Planetaria KitchenAid)

MY BEST HOMEMADE PIZZA
Pizza fatta in casa realizzata con la planetaria

400 gr farina 00
100 gr farina manitoba
300 cl di acqua calda
1 bustina di mastrofornaio
Olio, sale e zucchero q.b.

Sciogliere il lievito nell'acqua insieme con lo zucchero e lasciare riposare per circa un quarto d'ora (deve comparire la schiumetta).
Mettere nella ciotola della planetaria la farina 00, quindi azionare a velocita' bassa e aggiungere a filo l'acqua con il lievito.
Quando incomincia a formarsi l'impasto aggiungere anche la farina Manitoba a cui si deve unire il sale.
Terminare aggiungendo l'olio, anch'esso a filo.
Continuare ad impastare con il gancio sempre a bassa velocita' per 20/30 minuti.
Estrarre la pasta, ungere la ciotola e lasciare riposare l'impasto al suo interno coprendolo con un panno e successivamente con un plaid per almeno un paio d'ore.
Al termine della lievitazione stendere la pasta, farcire ed infornare a 220 gradi.

Sperimentati anche con il mio nuovo acquisto (e molto graditi):


Pane sfogliato

domenica 17 gennaio 2010

Papa' Nonno


Questa settimana il mio maritino e' dovuto volare a Roma per lavoro. Trattandosi di un appuntamento annuale sapevo gia' da tempo di questa partenza e cosi' sono riuscita ad organizzarmi con calma.
Dopo l' esperienza viennese di settembre, ho cercato in tutti modi di trovare un aiuto per coprire questi sei giorni perche' alla fine l' idea di stare di nuovo da sola con i cuccioli qui, dove non ho nemmeno un punto di riferimento, mi spaventava non poco. Gli unici in grado di darmi supporto potevano essere come sempre solo i miei genitori.
Ora mia mamma ancora lavora e nonostante la sua irrefrenabile voglia di fare la nonna a tempo pieno dedicando anima e corpo ai suoi nipoti, proprio non puo' assentarsi se le ferie non le vengono concesse.
La scelta e' ricaduta su mio papa', dunque. Su quell' uomo burbero e divertente, dolce senza dichiararlo, abitudinario ma in fondo attratto dalle novita' che e' mio padre. Troppo simile a me per andarci d' accordo.
Dopo la mia richiesta di aiuto e' arrivata subito la risposta positiva malgrado la titubanza per il fatto di dover trascorrere ben un mese e mezzo oltreoceano, con la consapevolezza di doversi dare da fare (molto) e senza alcuna possibilita' di tornare indietro. Alla fine, sfidando la sua proverbiale paura dell' aereo, lunedi' e' arrivato e mi ha strappato un gran sorriso vederlo varcare le porte all' aeroporto. Finalmente un figura che sa di casa, il mio papa'.
Purtroppo non l' ho trovato nel pieno delle sue forze. Da circa un mese soffre di fortissimi giramenti di testa e ancora il motivo non si sa. Ecco, penso, e' arrivato il momento. E' arrivato quel momento in cui i tuoi genitori diventano vecchi e di loro ti devi preoccupare come dei tuoi bambini. In un momento ricordo che, in quanto figlia unica, non posso permettermi di abbassare la guardia. In un momento ricordo perche' io abbia voluto con cosi' tanta convinzione che Lili avesse dei fratelli perche' mai l' avrei lasciata "sola" come sono stata io.
Da quando mio padre e' qui non si e' avverato nulla di quello che avevo preventivato. Non liti, non prepotenze, nessuno scontro o imposizione. Mio padre sta cambiando.. l' eta', i nipoti, la vita.. lo stanno ammorbidendo. E' un pensiero felice e triste insieme. Forse in qualche momento spero ancora in un ruggito del vecchio leone, altre volte invece penso che mi piace di piu' cosi' e mi godo l' affetto che riserva ai nipotini senza nessuna paura di lasciarsi andare come troppe volte, invece, succedeva con me. Ma non c'e' nessuna gelosia in questo, sara' un mese e mezzo dolce che costruira' tantissimi ricordi per me e per i miei figli, soprattutto se saro' capace di accantonare quest' ansia per il futuro che fa ombra in queste meravigliose giornate americane.


domenica 10 gennaio 2010

Il Nostro Primo Anniversario


La mattinata era fredda ma bellissima. Milano era coperta di neve, di un sapore dolcemente invernale.
Era un venerdi', l' unico giorno fattibile per incastrare tutti gli impegni che rimanevano prima della partenza.
Io non ero ben disposta, avevo sognato un matrimonio diverso e avevo quasi la sensazione di commettere un grosso errore. Ma forse chissa', forse e' cosi' che si sentono un po' tutte le spose il giorno del matrimonio, anche quelle in abito bianco.
Alle attenzioni emozionate dei quattri invitati mi scansavo con nervosismo, sentivo un po' tutti colpevoli per la mancata realizzazione dei miei desideri.
E comunque quel giorno era arrivato e con un mazzo di rose in mano siamo saliti sulla metropolitana per raggiungere la sala comunale. Non sembravo una sposa e nemmeno sentivo di esserlo.
I bimbi ci osservavano incuriositi e guardandoli mi dicevo che anche quello faceva parte del gioco. E poi c'era gia' un' altra vita dentro la mia pancia, ancora segreta ai piu'. Tutto aveva senso infondo.
Arriva il nostro momento. Ed ecco che pronunciare la promessa e' stata inaspettatamente un' emozione fortissima, il tremore, gli occhi pieni di lacrime.. in un attimo non mi servivano piu' la marcia nuziale e i fiori tra i capelli, all' improvviso c' eravamo noi e la direzione di tutta la mia vita.
E poi.. da quel giorno qualcosa e' diverso.
E' incredibile ammetterlo per me che avrei difeso la convivenza fino alla fine dei nostri giorni, che mai avrei creduto che la fede al dito muovesse in me quello strano senso di appartenenza, che mai avrebbe immaginato che una firma ci facesse sentire cosi' profondamente famiglia.
E poi tu. Non ho sbagliato e prego che questo sia solo il primo e che mai possa arrivare l' ultimo.

P.S. La torta nella foto e' il risultato finale del lavoro di questi ultimi due giorni.. ehm.. si' lo so non e' il massimo ma e' il mio secondo tentativo e voglio assolvermi per quelle due o tre imperfezioni (ok forse sono piu' di un paio..)
Realizzata con

e farcita con uno strato di

e uno strato di
alla quale ho aggiunto un po' di cocco disidratato.

Bagna al latte.




martedì 5 gennaio 2010

Ventuno

Pisellino mio, oggi compi 21 mesi.
Si' lo so, non e' la classica data da calendario ma e' un momento che ho voglia di fermare perche' il bambino che si e' svegliato stamattina non e' lo stesso di un mese fa.
Per fortuna nulla e' cambiato nel sorriso piu' luminoso del mondo, in quegli occhietti ancora morbidi ma gia' vigili o in quelle labbra che per me, da quando sei nato, sono ad ogni risveglio la colazione piu' buona.
Sono state, per te, settimane impegnative (la sorellina che cresce, la sorellona che non e' piu' sempre disponibile, una nuova routine a cui adattarsi e in mezzo anche una polmonite), ma anche settimane di grande slancio e crescita.
Hai iniziato a parlare.. finalmente e' esplosa in te tanta voglia di comunicare con i grandi da grande. Un mese fa dicevi solo mamma, papa', didi, ten (thank you), piiis (please), quaqua (acqua), book, ball, car, bike e un paio di versi di animali. Oggi invece le parole sono tante e, nota dolcissima, includono tutti i nomi dei tuoi affetti (resta ancora da capire come mai l' 80% siano parole inglesi visto che a casa parliamo solo italiano e i contatti con gli americani sono veramente rari ma quella a' un' altra storia..).
Un mese fa i tuoi occhioni si bagnavano di lacrime solo a guardare quella nanetta che apparentemente ti aveva rubato lo scettro, oggi stai incominciando ad accettarla e chissa' forse persino a volerle bene e tra un morso e una spinta le concedi anche qualche bacino. Non sai che sollievo per me amore mio, che ho passato nove mesi a pensare di farti un regalo bellissimo dandoti una sorellina cosi' vicina d' eta' e gli ultimi cinque mesi e mezzo a piangere dai sensi di colpa per il troppo tempo che ti ho sottratto.
Un mese fa avevi occhi solo per me, oggi piangi quando papa' esce per andare a lavoro e quando torna a casa ti aggrappi al suo collo come una scimmietta che ha finalmente trovato un albero dove non esiste la concorrenza, dove non bisogna lottare con nessun rivale per godere dei suoi frutti. Ovviamente e' una situazione che un po' mi fa soffrire ma va bene cosi', la capisco e anzi sono felice di sapere che papa' e' un punto di riferimento nella tua vita quanto lo sono io, perche' per me questo e' importante, perche' hai un papa' meraviglioso e perche' questo, a mio parere, e' sintomo che stiamo lavorando bene entrambe.

Ti amo, ti amo da morire, forse troppo e forse, fra voi tre, sei quello con il quale ho piu' affinita' e non ho nessun problema a dirlo. Non sto certo parlando di amore, quello e' indiscutibilmente ed ugualmente immenso per tutti voi, ma siete ovviamente e giustamente diversi e io con te ho avuto sempre la sensazione di ricoprire il ruolo giusto nel modo meno sbagliato. Non credo tu possa capire, e' un po' complicato, pero' forse lo puoi sentire.

Amore mio, stai facendo passi da gigante per raggiungere i tuoi primi due anni e li stai facendo fare a tutti noi, spettatori e protagonisti insieme di questa tua meravigliosa esistenza.

lunedì 4 gennaio 2010

L' ABC del MMF (e se ci riesco io....)


Tra qualche giorno sara' il nostro primo anniversario di matrimonio e la scusa mi sembra ottima per lanciarmi in uno dei miei pasticci dolci.
Quella della cucina e' una piccola passione che rientra perfettamente tra le mie opere incompiute. Ogni volta mi riprometto di dedicarci un po' piu' di concentrazione, di imparare, di sperimentare ma poi il tutto si conclude irrimediabilmente nel solito "non ho abbastanza tempo".

La golosita' pero'... eh eh.. per quella il tempo c'e' sempre. Ed e' proprio questa che mi ha portato a navigare sui maggiori portali di cucina alla ricerca di qualche idea ispiratrice per colmare il vuoto di alcune giornate in espatrio, specialmente quelle invernali.

Devo dire che alcune creazioni mi sono venute discretamente bene. Altre pessime ma vabbe', ci sta.

E in tutto questo navigare tra blog e forum, una tecnica in particolare ha attiratto la mia attenzione, quella del marshmallows fondant. Probabilmente perche' ci ho intravisto da subito la possibilita' di creare qualcosa che stupisse anche visivamente i miei bimbi, ma anche la facolta' di coinvolgerli nelle piccole creazioni come un gioco e poi perche' no, anche l' idea di poter realizzare delle belle torte per i loro compleanni senza lasciare la busta paga al pasticcere ha giocato il suo ruolo. Cosi' ho provato.
Il primo esperimento e' stata la classica e intramontabile Hello Kitty, creata per il giorno del ringraziamento (?@?). La riuscita? cosi' cosi', ma il divertimento e' stato tanto.
Ho atteso cosi' la mia seconda occasione, e quella dell' anniversario mi sembra ottima e appropriata! ho in mente rosso, cuore e amore. Non perche' sia una grande romantica, anzi direi proprio tutt' altro.. ma credo sia la cosa piu' semplice (specialmente con le formine..).
Oggi mi sono portata avanti e ho fatto i panetti. La ricetta piu' semplice e veloce per me e' quella al microonde. Le dosi quelle classiche:

150gr di marshmallows bianchi
330gr di zucchero a velo confezionato (non casalingo)
3 cucchiai d'acqua
colorante (io uso quello in gel wilton) quanto basta per raggiungere l' intensita' desiderata

Allora: io metto caramelle, acqua, e 220gr dello zucchero in un contenitore scoperto per micro e faccio andare 15 sec., poi tiro fuori e giro un po' il tutto (l'ideale e' farlo con uno stecchino lungo di legno), quindi altri 15 sec. e altra girata e termino con gli ultimi 15 secondi. Dei restanti 110 gr di zucchero ne metto un po' sul tavolo dove andro' a posare e lavorare il mmf (infarinarsi bene le mani con lo zucchero a velo prima di tirarla fuori dal contenitore!!!) e il restante lo aggiungo durante la lavorazione, di solito non lo uso proprio tutto perche' diventa troppo duro e quindi difficile da lavorare. Insomma una c a v o l a t a, di una semplicita' imbarazzante.
Fatto il panetto, lo si avvolge nella pellicola e lo si lascia riposare in credenza per 24 ore. In questo modo si conservera' per molto tempo, ma solitamente e' necessario farlo ammorbidire qualche secondo nel micro per poterlo manipolare nuovamente.

Stendere e ricoprire una torta e' invece tutt' altra storia, ma magari ne riparliamo a lavoro finito..



domenica 3 gennaio 2010

Certi (non) Risvegli a Mammaland


Stamattina, verso le 6.30, la fessura del mio occhio sinistro mi ha restituito un' immagine da sogno. Un cielo vagamente giallo, un silenzio spettrale e tutt' intorno la desolazione dei rami spogli.


Che schifo direte voi. Infatti. E cosa c'e' di piu' bello che restarsene al calduccio delle proprie coperte, quando fuori la prospettiva migliore e' quella di congelarsi le goccioline che cadono dal naso per vedere l' effetto che fa?


E invece dieci minuti piu' tardi la picci decide che e' ora, ed ora sia.


Seguono a ruota i richiami acuti di didi e i passi gia' energetici della maggiore, e che la giornata abbia inizio.




Ma io no non ce la faccio.




Sara' anche bello godersi le coccole dei propri figli che salutano insieme il nuovo giorno, sara' anche bello farsi aiutare ad infornare le brioches da quelle manine desidorose ed impacciate, sara' anche bello leggere lo stupore nei loro occhietti che osservano il mondo colorarsi di bianco... ma per me stamattina non c'era niente di piu' bello che godermi ancora un' altra oretta di letto.


Cosi', anche senza dormire, ma ancora con gli occhi chiusi, pensare al freddo fuori e al caldo dentro e concentrarsi cosi' tanto da non senitre nemmeno per un attimo la confusione viva delle tre voci di la'.

sabato 2 gennaio 2010

Here I am



Ma perche' mi sto aprendo un blog?
  • avevo un diario tempo fa (molto tempo fa..) e forse un po' mi manca.
  • e' un momento bello della mia vita e forse ritrovarmelo per iscritto quando ne attraversero' uno piu' buio mi aiutera' a ricordare che tutto scorre.
  • e' un momento difficile della mia vita' e forse ritrovarmelo per iscritto quando ne attraversero' un altro altrettanto o piu' difficilemi aiutera' a ricordare che, in fondo, sono brava anche a lottare.
  • ho tre bellissime pulci piccoline di cui cerco di non perdermi nulla e questo e' prima di tutto un diario per loro, della loro e della nostra vita durante il momento piu' dolce e lontano, cosi' difficile in realta' da ricordare: l' infanzia.
  • i blog delle mamme mi divertono e mi fanno riflettere, forse scrivere mi aiutera' a capirci un po' di piu' in questa complicatissima seconda essenza che e' la maternita'.
  • e' comunque anche la testimonianza di una giovane coppia che prova a costruire un futuro e che per questo ha scelto di allontanarsi momentaneamente (?) dal proprio paese; chissa' che un giorno non possa tornarmi utile per affrontare qualche altra sfida.
Forse il perche' non e' in nessuno di questi punti. E allora perche'? Boh..e' carino, e' mio.
Restera' incompleto come tanti altri progetti, circa 293,2 solo nell' ultimo anno. Giuro.
E' che purtroppo e' cosi', troppo facilmente mi lascio conquistare da un' idea ma poi l' onda dell' entusiasmo scema altrettanto rapidamente.
Pero' adesso e' quel momento, quello di quando la creativita' vibra e ti riempie di un senso di nuovo appagamento: sto scrivendo un post ed e' la prima volta. Voglio solo provare e godere di questo attimo.
Vado a letto adesso, che tra poco, gia' lo so, una delle mie uniche tre opere compiute si svegliera' impaziente ed affamata ed io dovrei, quantomeno, cercare di arrivare alla cucina.
Possibilmente non strisciando.
Goodnight moon.